Variabili ordinali
Quando il Carattere (statistico) assume stati discreti ma ordinabili abbiamo una variabile ordinale, quale ad esempio la variabile “Titolo di studio” con tre modalità disposte in ordine crescente: licenza media inferiore, diploma e laurea.
La posizione di ciascuna modalità rispetto alle altre è detta rango.
Operazioni consentite
In base ad una variabile ordinale, possiamo stabilire, fra due oggetti (casi), una relazione di maggiore o minore. Nel caso in esempio, possiamo ordinare i soggetti studiati in base al titolo di studio conseguito.
Mentre è dunque possibile calcolare la mediana, non sono applicabili le medie e le misure che ne derivano (deviazione standard, correlazione, ecc.).
Codifica
Le variabili ordinali devono essere codificate in maniera tale da conservare l'informazione relativa al rango. Si usano dunque, di solito, etichette numeriche che seguono l’ordine del rango stesso (numero minore per rango inferiore):
Modalità del carattere | Codice della variabile ordinale |
---|---|
scuola media inferiore | 1 |
diploma | 2 |
laurea | 3 |
Vedi anche: