Variabili dicotomiche
Alcune Variabili nominali, quali ad esempio il “genere”, presentano solo due modalità (“uomo / donna”) e si dicono quindi Variabili dicotomiche.
La tabella che segue presenta tre possibili codifiche per questo tipo di variabili:
Modalità del carattere | Codifica A | Codifica B | Codifica Disgiuntiva | |
---|---|---|---|---|
Donna | Uomo | |||
donna | “D” | “1” | 1 | 0 |
uomo | “U” | “2” | 0 | 1 |
Le prime due sono quelle tipiche delle variabili nominali in generale; la terza si chiama codifica disgiuntiva ed utilizza il codice “0” per indicare l’assenza di una delle modalità e “1” per indicarne la presenza. Le variabili codificate in questo modo condividono alcune caratteristiche delle Variabili cardinali (o quantitative).
In alcune circostanze, può dunque risultare utile dicotomizzare le variabili nominali (anche con più modalità), per poter applicare ad esse indici statistici quali il coefficiente di correlazione.
Questa procedura può però comportare alcune distorsioni nei risultati, intervenendo in particolare sulla variabilità del fenomeno effettivamente osservata, aumentandola (quando si applica la codifica disgiuntiva completa a variabili non dicotomiche) o diminuendola (quando si riducono a due le modalità effettivamente rilevate).
Vedi anche: