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Markdown: i riferimenti bibliografici
I riferimenti bibliografici sono una componente fondamentale dei testi accademici: non un semplice elenco di fonti, ma un sistema pensato per supportare ogni affermazione, attraverso l'indicazione di fonti rintracciabili, garantendo trasparenza e riproducibilità.
Questa è la ragione per cui esistono tante complicate convenzioni di citazione che si iniziano a conoscere di solito all’università, e che sono legate tanto ai diversi settori disciplinari, quanto alle lingue, alle singole riviste o case editrici.
Fortunatamente, esistono software per la gestione delle bibliografie che svolgono la doppia funzione di:
- facilitare la raccolta e l'organizzazione delle fonti, nonché le note e gli appunti (“bibliografia”);
- e di facilitare l’inserimento dei riferimenti nei testi (“citations”) in maniera coerente rispetto ad uno stile di citazione dato (APA, MLA, Chicago, ecc.).
Generalmente, questi sistemi si basano sul sistema BibTeX, nato per essere utilizzato in LaTeX, ma che oggi è usato anche in Pandoc, e dunque in Markdown, Word, e altri sistemi di scrittura.
I due software più diffusi, entrambi gratuiti, sono Zotero e Mendeley.
Zotero, come vedremo, è meglio integrato negli editor visuali di RStudio e Positron (in Quarto e RMarkdown).
BibTex nei file Markdown
Di base, il sistema si basa su due file:
- il file
.bib
con la bibliografia (l'elenco delle fonti) - il file
.csl
con le regole di citazione (autore-anno, in nota, ecc.), da associare ad una lingua (per la punteggiatura, i numeri e altre convenzioni)
I due file vanno inseriti nella cartella del progetto, e indicati nello YAML:
--- title: "Titolo del documento" author: "Mio Nome" bibliography: mia-biblio.bib csl: apa.csl lang: it ---
La bibliografia
Il file .bib
è un file di testo che contiene lista di record bibliografici, ciascuno identificato da una chiave univoca (citation key: foucault_parole_1985
).
@book{foucault_parole_1985, title = {{Le parole e le cose: un'archeologia delle scienze umane}}, author = {Foucault, Michel}, year = 1985, publisher = {Rizzoli}, address = {Milano}, isbn = {88-17-12158-4 978-88-17-12158-3} }
Questo file può essere creato ed esportato da Zotero o da un altro sistema di gestione, o dall'editor visuale di RStudio, se collegato con la nostra raccolta Zotero.
La citation key e la sintassi
La citation key è l’identificativo unico che andrà inserito nel testo: Pandoc cercherà il record nel file .bib e inserirà la citazione nel testo, formattata secondo le regole dello stile di citazione.
Nel corpo del documento Markdown, in pratica, si inserirà una citazione usando la chiave preceduta da @
:
Secondo @foucault_parole_1985, le formazioni discorsive sono indissolubilmente legate al potere.
E nel documento finale (es. in PDF o DOCX), troveremo la citazione formattata.
Secondo Foucault (1985), le formazioni discorsive sono indissolubilmente legate al potere.
oppure
Le formazioni discorsive sono indissolubilmente legate al potere [@foucault_parole_1985].
Le formazioni discorsive sono indissolubilmente legate al potere (Foucault 1985).
Per le opzioni della sintassi, vedi la guida di RStudio
I riferimenti bibliografici, a meno che non diversamente indicato, verranno inseriti alla fine del documento 1).
Lo stile di citazione (file .csl)
Poiché esistono diverse convenzioni per le citazioni, il file .csl
definisce il modo in cui si farà riferimento alle fonti, sia nel corpo del testo sia nella bibliografia finale.
Zotero supporta (e permette di esportare) tutti gli stili principali (Chicago, MLA, APA, Vancouver, ecc.) e stili specifici di migliaia di riviste ed editori. Altrimenti, gli stili possono essere scaricati dal sito dell'editore o della società scientifica, oppure dal sito https://citationstyles.org/.
L'integrazione in RStudio e Positron
In costruzione